Il talento OLTRE la persona: sensibilità, genio, scrittura


"Il momento in cui si riconosce la propria mancanza di talento è un lampo di genio."(Stanisław Jerzy Lec)


 Spesso si pensa che chi scrive sia per natura una persona sensibile. È un’immagine diffusa: lo scrittore che osserva il mondo con occhi diversi, che si lascia attraversare da emozioni profonde e che riesce a restituirle sulla pagina.




In parte è vero: la sensibilità è una qualità che aiuta a cogliere le sfumature della realtà, a notare i particolari, a dare attenzione a ciò che normalmente passa inosservato. Non è un requisito esclusivo, ma rappresenta spesso un terreno fertile per la scrittura.

Al tempo stesso, però, non basta la sensibilità per fare uno scrittore. Ci sono autori che nella vita quotidiana appaiono razionali, distaccati, persino freddi, e che tuttavia possiedono un talento narrativo capace di generare opere coinvolgenti. Questo accade perché il talento non coincide con la personalità esterna: sembra piuttosto provenire da una dimensione interiore più profonda e misteriosa. È come se esistesse una sorgente che si manifesta solo nel momento della scrittura, indipendente dal carattere o dalle emozioni che lo scrittore mostra agli altri.

C’è poi un altro elemento, meno affascinante ma decisivo: la disciplina. Il talento può essere un’intuizione, una voce che emerge dal profondo, ma resta inerte se non viene esercitato con costanza. La sensibilità può rendere uno sguardo più ricettivo, ma senza pratica e impegno rischia di disperdersi. La scrittura vive quindi di un equilibrio: da un lato la percezione del mondo e delle emozioni, dall’altro la capacità tecnica di trasformarle in parole efficaci.

In questo senso, l’atto di scrivere si colloca in un punto di incontro. Non è solo espressione della persona, perché va oltre i suoi tratti psicologici; e non è neppure solo dono misterioso, perché richiede lavoro, tentativi, riscritture. La scrittura diventa allora il luogo in cui sensibilità, talento e disciplina dialogano. È proprio in questo dialogo che nasce la letteratura: dall’unione di ciò che lo scrittore è, di ciò che lo supera e di ciò che è disposto a costruire giorno dopo giorno.


Se ti ritrovi e vivi questo punto di incontro, contatta direttorechiocciola@gmail.com: ti leggeremo volentieri.

Commenti