Un incontro con la Poetessa MONICA FORNELLI: poesia, solidarietà, zentangle


"Ho visto sguardi/cambiare orizzonte"




Una splendida e intensa intervista alla poetessa Monica Fornelli, firma della raccolta poetica ZOE - Zelante Ode Emozionale pubblicata da Chiocciola Edizioni. Scopriamo un talento che confessa, in queste parole, una dedizione radicale alla parola poetica. E, con essa, alla speranza e alla condivisione. 


Introduzione e Scrittura

Monica, cosa ti ha spinto a scrivere "Zoe"?

Il libro nasce come progetto pensato ed organizzato da utilizzare durante le ore dedicate allo Sportello d’ascolto. Insegno al Cpia, il Centro Provinciale Istruzione Adulti e i nostri corsisti sono giovani allontanati dalla scuola del mattino perché indisciplinati, perché problematici e immigrati che necessitano di studiare la lingua italiana. Ognuno di loro porta con sè un background di esperienze forti, traumatiche che restano lì in un punto remoto della loro realtà emotiva che si manifesta, non di rado, colma di disagi, di paure, di diffidenza verso l’altro, di fragilità. Lo sportello, quindi, come luogo neutro in cui attraverso la lettura delle poesie (tradotte in inglese e francese al momento per gli stranieri) e i disegni zen poter rasserenare e dare voce alla loro provata emotività.



In che modo il tuo insegnamento e il contatto con gli studenti hanno influenzato la tua scrittura?

In un certo senso è la mia scrittura ad avermi fatto comprendere come pormi con i miei studenti. Per me scrivere è cura, è comprensione e caloroso abbraccio nei momenti di sconforto o di grande fragilità. Per questo motivo ideando questo progetto ho voluto unire la parola all’immagine affinché ognuno di loro potesse riconoscersi in quelle emozioni, belle e meno belle, e sentirsi non più solo nel disagio, ma un frammento di bellezza che unito agli altri potesse far rinascere l’incanto dell’incontro e del ri-conoscersi.

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La silloge è suddivisa in quattro sezioni. Come hai scelto di strutturarla e quale significato ha per te questa divisione?

Questa divisione non è ovviamente casuale, ma è quasi un’esigenza. Le diverse sezioni descrivono un percorso di crescita: dall’analisi percettiva del buio che ci soffoca e ci immobilizza, si passa al tentativo ripetuto di riscoprire quei momenti di luce offuscati per poi pian piano ricominciare a credere nei propri sogni e nell’amore come fonte universale di ogni bene.

Empatia e Esperienze di Vita

Nel tuo libro parli spesso di empatia e di storie difficili. Come credi che la poesia possa essere uno strumento di cura per chi si trova in situazioni di difficoltà?

La poesia puó essere uno strumento di cura tanto che si parla di Poetry Therapy. La poesia ci può aiutare nel processo di conoscenza di noi stessi, in rapporto con l’altro e con il mondo. Ci permette di “ascoltarci” attraverso le parole altrui. Il poeta quando scrive una poesia può descrivere uno stato d’animo interno (emozioni, speranze, dolori, nostalgie, delusioni) oppure può raccontare ciò che ha osservato all’esterno (natura, viaggi, città, situazioni) con un’esigenza interiore di comunicazione sociale. In questo continuo movimento dall’interno all’esterno e viceversa, riverbera la dimensione psicologica e permette al lettore un riflesso di consapevolezza e maggiore conoscenza di sè.

Ci racconti della natura solidale della tua opera e di SOS mediterranee?

Ho conosciuto Alessandro Porro, socio di Sos Méditerranée, e i volontari in occasione della visita all’Ocean Viking bloccata nel porto di Bari a causa di un fermo amministrativo. In quell’occasione ho potuto toccare con mano una realtà a me sconosciuta scoprendo dinamiche ed esperienze inimmaginabili ed uniche. Molti dei nostri studenti immigrati sono stati salvati in mare da questa associazione per cui quando il progetto è diventato un libro mi è sembrato naturale chiudere il cerchio di aiuto pensando di donare loro una percentuale dei ricavi delle vendite.

Il Ruolo della Natura

La natura è un tema ricorrente nelle tue poesie. Come descriveresti il tuo legame personale con la natura e come essa ti ispira nella scrittura?

La natura per me è come una madre amorevole e generosa che ci aiuta nel nostro riequilibrarci e nella nostra ricerca di energia, benessere e serenità. Da piccola ricevetti in regalo un libriccino contenente delle poesie dell’immensa Dickinson ove la natura era onnipresente e con cui la poetessa aveva un rapporto quasi privilegiato. Pian piano ho cercato di scoprire anch’io come creare questo connubio attraverso parole che nascessero da un’emotività in cerca della pace primigenia che solo la Natura può donare.

C’è un’immagine naturale che ti rappresenta o che senti particolarmente vicina in questo periodo della tua vita?

Il cielo è da sempre un luogo visivo, uno spazio in cui riflettendomi e abbandonandomi nei suoi colori sorprendenti ed incantati ritrovo quel respiro di libertà.

Hai scelto di accompagnare ogni sezione del libro con disegni in tecnica Zentangle. Cosa ti ha spinto a integrare l'arte del disegno con la poesia?

La poesia è il disegno dell’anima e lo zentangle è un disegno per sgombrare la mente per cui mi è sembrato un’ottima maniera per invitare ogni lettore a ritagliarsi uno spazio personale scegliendo come meglio farlo.

Il metodo Zentangle, come lo descrivi nel libro, aiuta a connettersi con se stessi e ad affrontare le difficoltà. Come questa tecnica ha influito sulla tua esperienza creativa?

Ho conosciuto questa tecnica per caso. È stata ideata dagli americani Roberts e Thomas ed aiuta a liberarsi dallo stress aiutando la concentrazione. In un periodo particolarmente difficile l’ho usata spesso (alcuni miei disegni aprono le 4 sezioni del libro) e dopo aver completato il disegno sentivo l’urgenza di scrivere, come se, una volta liberata dagli affanni e accoccolata in me stessa, potessi percepirmi meglio.

Resilienza e Speranza

La resilienza è un tema centrale in molte poesie. Cosa rappresenta per te la resilienza, sia come persona che come poetessa?

La resilienza e la resistenza agli urti della vita sono il risultato di esperienze forti che nel loro brutale scuotimento ti obbligano a prendere una decisione tra il restare impantanati e non vivere oppure darsi una nuova opportunità. Non è facile, anzi è abbastanza doloroso, ma è proprio quando si inizia a scavare il fondo e si è sopraffatti dalla melma che la nostra reazione può diventare salvezza o rovina. Non dimentichiamoci che dalla melma nasce il bellissimo fiore di loto.

In un mondo che sembra spesso frenetico e caotico, cosa significa per te trovare la speranza, e come la trasmetti nei tuoi versi?

Io non parlo spesso di speranza, ma mi limito nei miei versi ad invitare il lettore a riscoprire il bello delle piccole cose, è lì che giace la possibilità di ogni gioia.

Il Ruolo della Poesia

La poesia è spesso vista come un mezzo per esprimere emozioni profonde. Quali emozioni o esperienze speri di suscitare nei tuoi lettori attraverso "Zoe"?

Spero semplicemente che attraverso questo percorso tra parole e disegni il lettore tratteggi un personale cammino in cui possa ritrovare la sua parte più vera spesso vilipesa o occultata nella realtà quotidiana che ci vuole performanti, felici, vincenti sempre. Zoe vuol essere l’elogio della fragilità perché dietro essa si nasconde la purezza, la spontaneità e la meravigliosa diversità di ognuno di noi.

Come vedi la relazione tra il lettore e la poesia che scrivi? Pensi che il libro debba essere un dialogo, un confronto, o più un'esperienza solitaria?

Assolutamente la poesia è confronto ed incontro in cui nessuno deve sentirsi più solo o sbagliato. Nella percezione della sofferenza altrui mi riconosco e imparo ad accettarmi nella mia fragilità. Come dice Levinas l’incontro con il volto dell'Altro, che è vulnerabile e "non è mio", ci costringe a uscire da noi stessi e ad accogliere la sua alterità, rivelando la vera natura dell'essere non come totalità e potere, ma come responsabilità e prossimità.

Monica Fornelli

Conclusione

Cosa ti piacerebbe che il lettore portasse con sé dopo aver letto "Zoe"?

Mi piacerebbe che considerasse Zoe un rifugio ove trovare ristoro nei momenti più difficili. Mi piacerebbe che si sentisse abbracciato e compreso.

Hai progetti futuri legati alla poesia o altri campi artistici su cui stai lavorando?

Il mio prossimo progetto è completamente diverso da Zoe. La mia nuova silloge sul “volo” è un insieme di poesie, calligrammi, haiku e sperimentazioni linguistiche nell’esplorare il potenziale lirico di alcuni “poèmes en prose” di Baudelaire, Rimbaud e Mallarmé che si mescolano in una danza oltre lo spazio e il tempo. Insomma un mondo quasi onirico dove perdersi felicemente insieme.


Leggi anche tu ZOE (clicca qui). E lasciati incantare.




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