Oggi pubblichiamo sul nostro blog la poesia selezionata tra quelle arrivate nei commenti del nostro recente micro-concorso.
Una scelta non basata sull’effetto immediato o sulla ricerca di consenso, ma sulla consapevolezza della scrittura e sulla capacità di trasformare un’immagine concreta in riflessione esistenziale.
La poesia che segue si muove sul confine tra identità e sottrazione, tra esposizione e mimetismo. È per questo che è stata scelta.
Poesia vincitrice
Con le mie forbici
ritaglio cartamodelli di carne
disegnati ripassando
la vita di altra gente.
Imbastisco i vissuti di tela
e poi li cucio fra loro,
con la prepotenza dell’ago appuntito
infilato con i Colori delle mie matasse.
Indosso quegli abiti su misura
e sfilo invisibile fra la gente.
Si viaggia comodi
vestiti di anonimato.
Commento critico e motivazione
Questa poesia vince perché sa quello che sta facendo.
L’immaginario sartoriale non è decorativo: forbici, cartamodelli, ago, matasse, abiti sono strumenti di un gesto preciso — la costruzione di un’identità attraverso le vite altrui. La metafora è coerente dall’inizio alla fine e non si sfalda mai.
Il verso “cartamodelli di carne” introduce subito una frizione efficace: il corpo non è solo materia biologica, ma esperienza altrui ritagliata, adattata, indossata. Non c’è giudizio morale, ma una constatazione lucida: per sopravvivere, spesso, ci si veste di ciò che non si è.
La forza del testo sta soprattutto nella chiusa:
“Si viaggia comodi / vestiti di anonimato”.
Qui la poesia non cerca l’applauso, ma lascia un residuo inquieto. L’anonimato diventa protezione, comfort, ma anche rinuncia. È una conclusione asciutta, matura, che non spiega troppo e non chiude del tutto.
Abbiamo scelto questa poesia perché unisce immagine, controllo formale e pensiero, senza compiacimento e senza retorica. È una voce che non alza la voce — ed è proprio per questo che resta.
Complimenti a Monica Messi che potete trovare su questo profilo:
https://www.instagram.com/poesiole.socialclub/
Buona Poesia a tutti!

Commenti
Posta un commento