Quanti sono i punti di vista per scrivere un romanzo?


"Chiamatemi Ismaele..."

 Il numero di punti di vista da cui è possibile narrare un romanzo dipende interamente dallo stile e dalla struttura che l'autore desidera adottare. Tuttavia, ci sono alcuni punti di vista comuni utilizzati nella narrativa:


Prima persona singolare: La storia è narrata da un personaggio che parla di sé stesso usando il pronome "io". Questo punto di vista offre una prospettiva intima e immediata sulla mente del narratore.

Terza persona limitata: La storia è narrata da un narratore esterno che conosce i pensieri e i sentimenti di un singolo personaggio. Questo punto di vista offre un equilibrio tra intimità e una visione più ampia del mondo della storia.


Terza persona onnisciente: Il narratore è esterno alla storia ma ha conoscenza completa dei pensieri, sentimenti e motivazioni di tutti i personaggi. Questo punto di vista consente un'ampia visione della storia e dei suoi personaggi, ma può essere meno coinvolgente emotivamente.

Punto di vista multiplo: La storia è narrata attraverso i punti di vista di più personaggi. Questo può dare una visione più completa e approfondita degli eventi e delle dinamiche dei personaggi.

Narratore affidabile o non affidabile: In qualsiasi punto di vista utilizzato, il narratore può essere affidabile o meno. Un narratore affidabile fornisce informazioni accurate e obiettive, mentre un narratore non affidabile può manipolare la verità o avere una prospettiva distorta.

Oltre a questi punti di vista principali, ci sono molte varianti e combinazioni che gli autori possono utilizzare per adattarsi alle esigenze della loro storia. La scelta del punto di vista dipende spesso dall'effetto emotivo e narrativo desiderato dall'autore.


Qual è il punto di vista narrativo più facile?


Il punto di vista narrativo più facile dipende dall'esperienza e dalle preferenze personali di ciascun autore. Tuttavia, alcuni autori ritengono che il punto di vista in prima persona singolare sia più facile da gestire perché permette di narrare la storia da una prospettiva immediata e diretta. Scrivere da questo punto di vista può essere più intuitivo poiché l'autore si mette nei panni del personaggio narratore e può concentrarsi sulla voce e sull'esperienza di quel personaggio.

Il punto di vista in terza persona limitata può essere considerato abbastanza accessibile, poiché consente di mantenere una certa distanza emotiva rispetto al personaggio narratore, mentre si offre comunque un'intimità con il punto di vista del personaggio principale.

Tuttavia, è importante notare che non esiste un "punto di vista più facile" per tutti gli autori. Alcuni autori potrebbero trovare più confortevole scrivere in terza persona piuttosto che in prima persona, mentre altri potrebbero preferire esplorare punti di vista multipli o sperimentare con narratori non affidabili. La facilità dipende da fattori individuali come la familiarità con il punto di vista, la natura della storia e lo stile personale dell'autore.


E i grandi scrittori?


Molti grandi scrittori hanno utilizzato il punto di vista in prima persona nei loro romanzi. Ecco alcuni esempi:


  • J.D. Salinger: L'autore di "Il giovane Holden" ha scritto il suo romanzo più celebre interamente in prima persona, permettendo ai lettori di entrare direttamente nella mente del protagonista, Holden Caulfield.
  • Fyodor Dostoevsky: In opere come "Memorie del sottosuolo" e "Delitto e castigo", Dostoevsky utilizza il punto di vista in prima persona per esplorare le complesse psicologie dei suoi protagonisti.
  • Mark Twain: L'autore di "Le avventure di Tom Sawyer" e "Le avventure di Huckleberry Finn" spesso utilizza la voce in prima persona dei suoi giovani protagonisti per raccontare le loro esperienze e avventure.

  • Harper Lee: L'autrice di "Il buio oltre la siepe" narra la storia attraverso gli occhi e la voce di Scout, una giovane ragazza che osserva e riflette sulle questioni di giustizia, razzismo e moralità nel sud degli Stati Uniti.
  • J.K. Rowling: La serie di "Harry Potter" è narrata principalmente in terza persona limitata, ma occasionalmente Rowling utilizza la prima persona attraverso il diario di Tom Riddle (in "Harry Potter e la camera dei segreti") e attraverso i ricordi di vari personaggi per fornire ulteriori prospettive sulla storia.

Questi sono solo alcuni esempi di grandi scrittori che hanno sfruttato il potenziale narrativo della prima persona nei loro romanzi.


E ora... TOCCA A TE!

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