Il narcisismo della mediocrità: quando l’ego incontra il talento


"Il narcisismo è indispensabile alla bellezza e allo spirito. (Karl Kraus)"


Viviamo davvero, a livello letterario, nel narcisismo della mediocrità?

La domanda è provocatoria ma centrata. Nella nostra epoca, in cui l’egocentrismo è spesso amplificato dai social e dalle dinamiche dell’autopromozione, sembra che la scrittura stessa rischi di diventare un riflesso della vanità. Un’esibizione. Un selfie su carta.



Ma attenzione: il narcisismo non è sempre sinonimo di mediocrità.
In alcuni casi, è proprio il narcisismo a spingere un autore a scavare più a fondo, a spingersi oltre, a creare qualcosa di potente e necessario. La differenza la fa il talento — e il coraggio di metterlo al servizio di qualcosa che vada oltre sé stessi.

📚 Tre esempi di narcisismo che ha generato grande letteratura

1. Sylvia Plath – L’ego come ferita viva

Sylvia Plath ha scritto moltissimo su sé stessa, sul proprio dolore, sulla propria identità di donna, artista e madre. Il suo narcisismo non è compiacente: è l’urlo di chi si guarda allo specchio e scrive per sopravvivere. “La campana di vetro” e le sue poesie non cercano l’approvazione: cercano verità. E quella verità è universale.

2. Oscar Wilde – L’estetismo narcisista che brilla ancora

Wilde era certamente consapevole del proprio genio, e non lo nascondeva. Narcisista? Forse. Ma chi può negare che la sua ironia, la sua scrittura tagliente, la sua eleganza formale abbiano lasciato un’impronta nella letteratura mondiale? “Il ritratto di Dorian Gray” è una riflessione sull’ego che implode. E anche su ciò che resta quando la maschera cade.

3. Pier Paolo Pasolini – L’io contro il mondo

Pasolini è stato un autore profondamente narcisista, nel senso più inquieto e viscerale del termine. Ma è proprio grazie a questo sguardo centrato su sé stesso — sulla sua posizione scomoda, diversa, radicale — che ha prodotto opere che ancora oggi ci interrogano. Dal “Ragazzi di vita” ai suoi scritti corsari, ha usato il proprio io come leva per denunciare l’ipocrisia e la decadenza della società.


🔥 Quando il narcisismo è solo vuoto

Oggi, invece, assistiamo a una proliferazione di contenuti “io-centrici” che spesso non hanno nulla da dire. Autopubblicazioni costruite per ricevere like. Poesie che sembrano didascalie per reel motivazionali. Romanzi che imitano altri romanzi.

È questo il narcisismo della mediocrità: la rincorsa al riconoscimento senza il lavoro, senza lo studio, senza la voce.


✍️ La sfida contemporanea

Non si tratta di eliminare l’io dalla scrittura — anzi. Si tratta di chiedere all’io di essere onesto, inquieto, capace di mettersi in discussione.
In un mondo che premia l’apparenza, c’è bisogno di autori che scrivano non solo per mostrarsi, ma per trasformare.
E per farlo serve talento, ma anche etica. Cura. Visione.


🔎 Conclusione

Il narcisismo, da solo, è sterile. Ma quando incontra il talento autentico, può diventare uno specchio attraverso cui la letteratura guarda in faccia il mondo.
Il punto non è eliminare il sé dalla pagina, ma scrivere sé stessi senza ingannare il lettore.


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